Voce bassa, tono umile. Francesco Grillo è oggi un musicista
affermato, ma non ha perso la sua semplicità.
Cresciuto in una famiglia di
tradizioni musicali, si è diplomato al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e
perfezionato successivamente presso le Accademie di Imola e Cremona.
Mi sono ritrovato naturalmente a fare questo mestiere – racconta Francesco
– A volte è la vita stessa a dispiegarsi:
quando senti un’esigenza così forte, non puoi che assecondarla.
Per fortuna la mia famiglia mi ha sempre sostenuto, in particolare mia
madre che ha sempre coadiuvato nelle mie scelte.
“Frame” (Sony Classical) è il
nuovo disco del pianista, 14 composizioni inedite per piano solo, dove
l’artista celebra musicalmente l’incontro tra tradizione e modernità fondendo
il lirismo ed il virtuosismo del pianismo classico con le strutture e le
sonorità del jazz:
Questo disco rispecchia profondamente il mio stile personale. Le composizioni sono fresche, dirette
e suonate con il cuore, attraverso stati d'animo sempre diversi: dall'agitato
al riflessivo, dall'intimo al grandioso, con varie forme e strutture.
E’ un disco diverso dagli
altri, che creavano una sorta di antologia. Ho voluto raccontare solo attraverso
il pianoforte le mie storie, ho scritto fino all'ultimo, fino a poco prima
della registrazione.
L’artista si è esibito in molti paesi d’Europa, USA, Messico, Giappone e ha
lavorato con Stefano Bollani, musicista jazz italiano:
È un meraviglioso, grandissimo artista – ha confidato Grillo – Davvero ricco di sfaccettature. Un eccezionale entertainer, dal pensiero
rapido.
Ha una grande capacità di
calarsi perfettamente al tipo di situazione che sta vivendo, nel lavoro in cui
è immerso: riesce a cambiare rimanendo sempre se stesso.
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