Raccontandosi a La Voce prima di Sanremo, Antonio Maggio aveva rivelato: “Non mi aspetto nulla da quest’esperienza. Per i giovani in gara la vittoria è già essere su quel palco”, e invece dall'avere poche aspettative si è ritrovato vincitore con la canzone “Mi servirebbe sapere”, della quale è anche autore. A sancire la sua vittoria è stato il voto della giuria di qualità, capitanata da Nicola Piovani, che ha consacrato il giovane artista al podio.
Antonio, ex componente degli Aram Quartet, ha senza dubbio regalato al pubblico esibizioni allegre e sicure, complice anche lo spassoso direttore d’orchestra Massimo Morini che intonava ritmicamente il verso del ritornello.
La Voce ha raccolto per voi le sue impressioni sul Festival…
“Mi servirebbe sapere”… quali sono state e quali sono le tue emozioni?
Le emozioni sono tante, è stata la realizzazione di un sogno: qualcosa che ho sempre sperato e immaginato fin da piccolo e che da un giorno all'altro è diventato realtà. Una sensazione stranissima! Però è una soddisfazione enorme che mi ripaga di tanti anni di gavetta e sacrifici.
Chi è stato il primo a farti i complimenti?
Il primo a farmi i complimenti… In realtà quando ho preso in mano il telefono ho trovato moltissimi messaggi e il primo non lo ricordo, sinceramente! Ho ricevuto tantissimi dimostrazioni di stima da parte di amici, parenti e addetti ai lavori. Ho avuto tanto affetto attorno a me e ne sono contento.
E il tuo pigmalione, Morgan?
No, ancora non ho avuto modo di sentirlo. Anzi, spero che questa sia un’occasione per riprendere i contatti.
Quale altro artista tra i giovani meritava di vincere? ...
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