martedì 12 febbraio 2013

Intervista esclusiva a Marco Di Noia: “La crisi è la superstar della nostra epoca”




Marco Di Noia , di nome ma non di fatto , anzi è curioso ed eccentrico, ha poco più di 30 anni, disegna, dipinge, scrive poesie e componimenti sin dall’infanzia. Durante gli anni universitari  collabora come giornalista e viaggia on-the-road per l’Europa e si esibisce come interprete solista e front-man di band rock, vincendo un concorso canoro a Cardiff, da unico partecipante non proveniente dall’UK.
Da pochi giorni circola il primo singolo Crisi Superstar, estratto dall’album Marco di Noia.

Il cantante si è raccontato a La Voce.

Dal 1 febbraio 2013 è in rotazione radiofonica  Crisi Superstar. Ne hanno parlato talmente tanto che hai deciso di scrivere una canzone sulla crisi?
La crisi è la superstar della nostra epoca. La parola crisi su Google è seconda solo a Berlusconi. Ora che ci penso, forse ho sbagliato protagonista! Scherzi a parte, la vivo sulla mia pelle e anche i miei amici devo affrontarla ogni giorno, con la mia canzone cerco un po’ di esorcizzarla.
Com’è nato il tuo album?
Ho pubblicato altre canzoni prima come singolo, ma questo il mio primo progetto da cantautore. È un album che accoglie l’esperienza delle altre canzoni. Mi rappresenta in pieno anche grazie al mio coinvolgimento negli arrangiamenti.
Rema! parla della mia visione della vita: mettersi a remare per non affondare, ironico ma con una punta di cronaca relativa a Schettino.
Il Valzer del Cappellaio Matto è riferito appunto al racconto di Lewis Carroll. Mi piace far confluire in alcuni brani parte degli studi universitari incentrati sulla letteratura fantastica.
In Fotosintesi Clorofilliana e Meditazione Zen  esprimo la mia unica e sola ideologia politica: quella ambientalista.
Sulle strade d’inverno tratta lo stesso argomento di Rema! ovvero non smettere di lottare per evitare di andarsene senza lasciare una traccia di sé.
Il Sogno Di Vertunno mira a mettere in circa quattro minuti di musica e parole i quadri del pittore milanese Giuseppe Arcimboldo sugli elementi. La canzone si snoda attraverso l’acqua, la terra - identificata in questo caso da Vertunno, divinità etrusca del cambiamento - l’aria e il sole.

Quando hai iniziato a cantare?...

L'intervista continua qui

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