venerdì 29 marzo 2013

Intervista a Roberto Fabbri: “È tutta la vita che sto con la chitarra in mano!”




Roberto Fabbri sorride con gli occhi. Non lo vedo, ma lo sento dall'altro capo del telefono.

È un’esplosione di gioia di vivere, tanto che quando la telefonata è finita ho una carica di positività che mi accompagna per qualche ora.
Riconosciuto a livello internazionale e particolarmente apprezzato nella terra dei toreri come uno dei maggiori esponenti della chitarra classica contemporanea, Fabbri alla carriera concertistica ha da sempre affiancato una notevole attività editoriale, collaborando con numerose case editrici.

Andate a leggere cosa mi ha raccontato….

Roberto, il 19 marzo hai tenuto un concerto all’Auditorium Parco della Musica di Roma . Com’è andata?
Diciamo che suonare a Roma, la mia città, è sempre una grande emozione. Poi il Parco della Musica è speciale per un musicista. Il pubblico è accorso numeroso e ha riempito la Sala Petrassi che può sembrare inusuale per un concerto di chitarra, invece gli spettatori sono stati calorosi. La sonorità era fan statica, ideale per suonare.  Tutto è andato molto bene, sono estremamente soddisfatto.

Come hai cominciato?
Ho ascoltato il suono delle 6 corde da bambino e mi sono innamorato. Ho avuto l’imprinting a causa di una chitarra abbandonata in casa e già a 1 o 2 anni mi divertivo a pizzicare le corde. A 6 anni ho iniziato a studiare e questa passione non si è più fermata: sono entrato in conservatorio a 12 anni, ho studiato al  "S. Cecilia" . È tutta la vita che sto con la chitarra in mano!

A novembre è uscito il tuo terzo album, “Nei tuoi occhi”. Com’è nato?
Si tratta di brani dove il fil rouge è l’amore, non solo per una donna, ma per la musica, per la chitarra, per la vita. Questo  album è importante perché ho voluto una versione più corale, dopo 2 album da solista. Suono infatti con quartetto di chitarre e quartetto d’archi. Anche al concerto c’è stata questa coralità che conferisce  una dimensione diversa alla chitarra classica.

In Spagna sei tra gli artisti italiani più conosciuti. Ti è stato commissionato un concerto per chitarra e orchestra, per il 25° anniversario della morte del più grande chitarrista classico di tutti i tempiChe effetto ti ha fatto?
Mi ha dato una grande emozione ed è stato un bell'impegno. Nel 2010 mi diedero un premio importante Socio de Honore poi In occasione del XXVI Festival Internacional Andrés Segovia 2012 di Madrid dello scorso 26 ottobre , mi commissionarono questo concerto. Non nego un po’ di timore e titubanza, d'altronde era la celebrazione di un grande artista. Però ero tanto entusiasta che m sono messo a lavorare di buona lena e ho realizzato un buon lavoro. Ho suonato a Madrid nella cattedrale dove vengono battezzati i regnanti spagnoli. Davvero un onore!
In Italia purtroppo gli spazi per un certo tipo di musica non si trovano…

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Barbone restituisce un anello: ora e' ricco!



Quando l’onestà cambia la vita…  E’ successo nel Kansas al clochard Billy Ray Harris, 55 anni, il quale era seduto sempre nello stesso posto a chiedere l’elemosina. Un giorno si trova sorpreso un anello di platino nello scalcinato bicchierino dove era solito raccogliere gli spiccioli.

L’anello è caduto per sbaglio a una signora mentre depositava una moneta. L’uomo decide che il gioiello vale troppo e lo vuole restituire. La proprietaria torna trafelata e il barbone porgendoglielo dice: “Sapevo che sarebbe tornata. L’ho tenuto via apposta per lei”. 

E’ un anello di grande valore, ma soprattutto affettivo: la donna, Sarah Darling, l’aveva ricevuto in regalo come anello di fidanzamento dal marito, decide quindi di …
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Addio a Pietro Mennea




È morto in una clinica di Roma, all'età di 60 anni, Pietro Mennea, ex velocista azzurro, campione olimpico a Mosca 1980 e per 17 anni detentore del record del mondo dei 200 metri. Da tempo lottava contro un male incurabile.
Appresa la notizia della morte del campione, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, è rientrato precipitosamente da Milano, dove si trovava per impegni di lavoro.

Il numero 1 dello sport italiano ha disposto l'allestimento della camera ardente per giovedì pomeriggio, nella sede del Coni, a Roma. Mennea è stato primatista del mondo dei 200 metri dal 1979 al 1996, con il 19'72 fatto segnare durante le Universiadi a Città del Messico.

In una recente intervista al Corriere del Mezzogiorno aveva tracciato un bilancio sulla sua vita…
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lunedì 18 marzo 2013

Anna Karenina, una bella rivisitazione di Joe Wright




Avvezzo agli adattamenti in costume - Orgoglio e pregiudizioEspiazione- il regista Joe Wright ha la geniale  trovata di ambientare la maggior parte de Anna Karenina  in teatro. L’atmosfera che si respira è polverosa forse ad indicare che le regole e la formalità dell’high society sono più che altro un’impalcatura, una messa in scena. Il film si apre proprio con l'immagine di un palcoscenico teatrale su cui si solleva il sipario: i personaggi non sono altro che marionette prigioniere del ruolo che hanno.
Si respira una tensione sessuale costante finché la capricciosa Anna, interpretata da Keira Knightley, non si concede a Vronsky, Aaron Taylor-Johnson.

La musica è protagonista indiscussa dall’inizio alla fine del film: gli attori sembrano muoversi a ritmo anche quando non danzano, quasi come in un musical. La bellissima colonna sonora è di Dario Marianelli e la sua melodia nasce spesso dai suoni e dai rumori prodotti dai personaggi stessi.
Notevoli i virtuosismi della macchina da presa  che viaggia con ritmo incessante ora su ampi spiazzi, ora su dettagli.
I costumi, meravigliosi, tanto da far vincere l’Oscar, segnano il netto contrasto tra lo sfarzo dei salotti russi e il paesaggio agreste dove lavorano i contadini.

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lunedì 11 marzo 2013

Intervista a Cristiano Bilucaglia di Visiotrade: "Il corporate barter e' il futuro"




VisioTrade S.p.A. gestisce il Commerce Network, la più completa ed evoluta soluzione per lo sviluppo di piccole, medie e grandi Aziende. 
La Voce ha intervistato per voi l’Ing. Cristiano Bilucaglia, Presidente di Visiotrade.

Qual è il core business di Visiotrade?
Visiotrade gestisce un network di aziende le quali vi partecipano senza usare il denaro. Si effettuano acquisti e vendite attraverso un sistema di crediti che tecnicamente è detto moneta complementare. Questa moneta ha lo stesso valore dell’euro tuttavia non viene stampata, non viene emessa ma viene semplicemente utilizzata per le transazioni all’interno di questo mercato privato, di cui Visiotrade è il gestore. Questo network ha coinvolto finora  1500 aziende, entro la metà di quest’anno arriveremo a 2000; è un business in espansione, basti pensare che nel 2012 abbiamo fatto più di 22 milioni di euro di transazioni, per un totale di circa 20.000 transazioni. I soggetti interessanti sono prevalentemente piccole e medie imprese.
Lei ha affermato “Il baratto tra imprese (o corporate barter) è la strada del futuro per superare le attuali difficoltà di mercato, i problemi di accesso al credito, e il calo delle vendite”. Perché?..

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venerdì 8 marzo 2013

Intervista a Danila Satragno, vocal coach dei “Big” italiani




Nonostante venga travolta dalla grande grinta e voglia di fare di Danila Satragno, vocal coah dei vip, non posso fare a meno di notare la cascata di tenerezza che la invade quando parla della sua allieva, Annalisa Scarrone, resa celebre dal talent-show “Amici”.
Diplomata in pianoforte principale presso il Conservatorio "N. Paganini” di Genova e in musica jazz presso il “Conservatorio A. Boito” di Parma con il massimo dei voti, Danila attualmente svolge un'intensa attività concertistica, adattandosi con estrema duttilità a diverse formazioni che spaziano dal jazz alla musica contemporanea.
La Voce l’ha intervistata per voi in seguito all'uscita del suo nuovo album di dieci brani che hanno fatto la storia del Festival di Sanremo, riadattati in chiave jazz, alla cui realizzazione hanno collaborato musicisti come Franco Cerri, Dado Moroni, Rosario Bonaccorso, Nicola Angelucci e Max Ionata.

A febbraio è uscito Sanremo in jazz. Come nasce l’idea di creare un album del genere?
Era già un progetto del gruppo di jazz di cui faccio parte, composto dai migliori artisti italiani. Avevamo il sogno di comporre un  album in chiave jazz già qualche anno fa e l’abbiamo realizzato con un disco intitolato “Un lupo in darsena”, dove abbiamo cantato cover anche di alcuni brani di Fabrizio De Andrè con cui ho lavorato per diverso tempo. Da lì è scaturita la voglia di tradurre la canzone italiana nel linguaggio jazzistico.
La sua lunga esperienza di vocal coach per professionisti e per giovani talenti l’ha portata ad elaborare l’esclusivo metodo VOCAL CARE®, di cosa si tratta?
Si tratta di un sistema molto innovativo, un nuovo modo per approfondire la vocalità sia parlata che cantata con esercizi molto rapidi che portano ad un risultato garantito, adatto anche per i big che devono allenare la voce compatibilmente alle tournée e ai diversi impegni.
Ho scritto un libro Accademia di Canto a quattro mani con un grande medico della voce il Dottor Franco Fussi che ha curato la parte scientifica, mentre io ho curato la parte dell’allenamento. Questa metodologia ora viene utilizzata da star internazionali e non.
Nel corso della sua carriera, ha collaborato con importanti musicisti italiani e internazionali. C’è qualcuno che ti è rimasto particolarmente nel cuore? ...

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