venerdì 8 marzo 2013

Intervista a Danila Satragno, vocal coach dei “Big” italiani




Nonostante venga travolta dalla grande grinta e voglia di fare di Danila Satragno, vocal coah dei vip, non posso fare a meno di notare la cascata di tenerezza che la invade quando parla della sua allieva, Annalisa Scarrone, resa celebre dal talent-show “Amici”.
Diplomata in pianoforte principale presso il Conservatorio "N. Paganini” di Genova e in musica jazz presso il “Conservatorio A. Boito” di Parma con il massimo dei voti, Danila attualmente svolge un'intensa attività concertistica, adattandosi con estrema duttilità a diverse formazioni che spaziano dal jazz alla musica contemporanea.
La Voce l’ha intervistata per voi in seguito all'uscita del suo nuovo album di dieci brani che hanno fatto la storia del Festival di Sanremo, riadattati in chiave jazz, alla cui realizzazione hanno collaborato musicisti come Franco Cerri, Dado Moroni, Rosario Bonaccorso, Nicola Angelucci e Max Ionata.

A febbraio è uscito Sanremo in jazz. Come nasce l’idea di creare un album del genere?
Era già un progetto del gruppo di jazz di cui faccio parte, composto dai migliori artisti italiani. Avevamo il sogno di comporre un  album in chiave jazz già qualche anno fa e l’abbiamo realizzato con un disco intitolato “Un lupo in darsena”, dove abbiamo cantato cover anche di alcuni brani di Fabrizio De Andrè con cui ho lavorato per diverso tempo. Da lì è scaturita la voglia di tradurre la canzone italiana nel linguaggio jazzistico.
La sua lunga esperienza di vocal coach per professionisti e per giovani talenti l’ha portata ad elaborare l’esclusivo metodo VOCAL CARE®, di cosa si tratta?
Si tratta di un sistema molto innovativo, un nuovo modo per approfondire la vocalità sia parlata che cantata con esercizi molto rapidi che portano ad un risultato garantito, adatto anche per i big che devono allenare la voce compatibilmente alle tournée e ai diversi impegni.
Ho scritto un libro Accademia di Canto a quattro mani con un grande medico della voce il Dottor Franco Fussi che ha curato la parte scientifica, mentre io ho curato la parte dell’allenamento. Questa metodologia ora viene utilizzata da star internazionali e non.
Nel corso della sua carriera, ha collaborato con importanti musicisti italiani e internazionali. C’è qualcuno che ti è rimasto particolarmente nel cuore? ...

L'intervista continua qui

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