lunedì 18 marzo 2013

Anna Karenina, una bella rivisitazione di Joe Wright




Avvezzo agli adattamenti in costume - Orgoglio e pregiudizioEspiazione- il regista Joe Wright ha la geniale  trovata di ambientare la maggior parte de Anna Karenina  in teatro. L’atmosfera che si respira è polverosa forse ad indicare che le regole e la formalità dell’high society sono più che altro un’impalcatura, una messa in scena. Il film si apre proprio con l'immagine di un palcoscenico teatrale su cui si solleva il sipario: i personaggi non sono altro che marionette prigioniere del ruolo che hanno.
Si respira una tensione sessuale costante finché la capricciosa Anna, interpretata da Keira Knightley, non si concede a Vronsky, Aaron Taylor-Johnson.

La musica è protagonista indiscussa dall’inizio alla fine del film: gli attori sembrano muoversi a ritmo anche quando non danzano, quasi come in un musical. La bellissima colonna sonora è di Dario Marianelli e la sua melodia nasce spesso dai suoni e dai rumori prodotti dai personaggi stessi.
Notevoli i virtuosismi della macchina da presa  che viaggia con ritmo incessante ora su ampi spiazzi, ora su dettagli.
I costumi, meravigliosi, tanto da far vincere l’Oscar, segnano il netto contrasto tra lo sfarzo dei salotti russi e il paesaggio agreste dove lavorano i contadini.

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