Avvezzo agli adattamenti in costume - Orgoglio e pregiudizio, Espiazione- il regista Joe
Wright ha la geniale trovata di ambientare
la maggior parte de Anna Karenina in
teatro. L’atmosfera che si respira è polverosa forse ad indicare che le
regole e la formalità dell’high society sono più che altro un’impalcatura, una
messa in scena. Il film si apre proprio con l'immagine di un palcoscenico
teatrale su cui si solleva il sipario: i personaggi non sono altro che
marionette prigioniere del ruolo che hanno.
Si respira una tensione sessuale costante finché la
capricciosa Anna, interpretata da Keira
Knightley, non si concede a Vronsky,
Aaron Taylor-Johnson.
La musica è
protagonista indiscussa dall’inizio alla fine del film: gli attori sembrano muoversi
a ritmo anche quando non danzano, quasi come in un musical. La bellissima
colonna sonora è di Dario
Marianelli e la sua melodia
nasce spesso dai suoni e dai rumori prodotti dai personaggi stessi.
Notevoli i virtuosismi della macchina da presa che viaggia con ritmo incessante ora su ampi
spiazzi, ora su dettagli.
I costumi,
meravigliosi, tanto da far vincere l’Oscar, segnano il netto contrasto tra lo sfarzo dei salotti russi e il paesaggio
agreste dove lavorano i contadini.
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