venerdì 19 aprile 2013

“Bisogna investire sui bambini: sono il futuro” Intervista a Marnie Campagnaro, studiosa di letteratura per l’infanzia del Gruppo di Ricerca



Dolce ma con passione vera per quello fa: questa è Marnie Campagnaro, ricercatrice del Gruppo di Ricerca sulla Letteratura per linfanzia dellUniversità di Padova.
Lavrei ascoltata per ore parlare dellarticolato progetto culturale di cui è ideatrice, Città Invisibili , liberamente ispirato alla poetica di Italo Calvino, volto ad avvicinare le giovani generazioni, dai 3 ai 14 anni, alla lettura, alla letteratura per linfanzia, allarte e a una maggiore conoscenza del patrimonio artistico e paesaggistico dellItalia, a partire dal Veneto.
La Voce lha intervistata per voi.
Lei è ideatrice di Città Invisibili, un articolato progetto culturale. Ce ne può parlare?
Il progetto, che è promosso dalla Regione del Veneto, dalla Provincia di Padova e da altre istituzioni, nasce da uno studio realizzato nellambito del Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata  (FISPPA).
Abbiamo portato avanti ricerche sul campo con bambini e ragazzi per capire come si rapportano fra lettura e dimensione visiva nei libri di figure. Una delle evidenze più interessanti è che spesso gli educatori e i genitori propongono libri rassicuranti per i bambini, ma soprattutto per gli adulti, i quali sono spesso in difficoltà a rispondere alle domande sollevate dai piccoli lettori rispetto ad immagini e storie ricche ed  articolate.
Il progetto è nato con lobiettivo di divulgare la Letteratura per linfanzia e in particolare una determinata tipologia di libri per ragazzi, ovvero i libri che possono sfidare i bimbi intellettualmente e che, va detto, trovano le resistenze maggiori negli adulti perché si sentono impreparati ad affrontare determinate tematiche. Il progetto aiuta insegnanti educatori e genitori con una serie di proposte, anche formative: viene loro offerta una sorta di borsa degli attrezzi per imparare a scegliere e comprendere questi libri assieme ai bambini attraverso una lettura dialogica, senza esserne intimoriti.
Conosce Jostein Gaardner, scrittore Il mondo di Sofia?
Sì, ho letto il suo libro C’è nessuno? anni fa
Ecco, proprio in C’è nessuno? un extraterrestre, Mika, arriva sulla terra e incontra un ragazzino, Joakim,  che è a casa da solo perché i genitori sono allospedale: sta nascendo il suo fratellino.
C’è un passaggio in questo libro che è stato per noi fondamentale, ovvero quando lextraterrestre osserva il bambino fare una serie di inchini di fronte a una risposta intelligente che lalieno gli ha dato.
Ma perché ti inchini? chiede lextraterrestre. Perché hai dato una risposta intelligente risponde Joakim. Allora Mika gli dice: Chi si inchina, si piega. Non devi mai piegarti davanti a una risposta. [...] La risposta è il tratto di strada che ti sei lasciato alle spalle. Solo una domanda può puntare oltre.
I libri che ci piacciono sono quelli che pongono domande e che danno la possibilità di aprire un dialogo in famiglia e in classe.
Abbiamo messo a punto dei materiali che sono stati donati alle classi che hanno partecipato al progetto: 800 le classi coinvolte; gli insegnanti hanno liberamente deciso di partecipare. In questi materiali, libri e albi illustrati, la narrazione per immagini si intreccia al testo. I temi centrali sono stati losservazione delle figure, larte, anche contemporanea e il paesaggio.
Qual è lobiettivo profondo di questiniziativa?
Oggi più che mai bisogna lavorare sulleducazione dei ragazzi per riuscir a dare profondità e capillarità ai progetti culturali. Leducazione non è al centro delle nostre politiche culturali perché si tende ad avere enti che preferiscono eventi di grande visibilità ma solo attraverso leducazione dei bambini è possibile cambiare un paese, anche culturalmente. Bisogna investire sui futuri cittadini: quando lavori con i bambini, stai lavorando con chi in futuro potrebbe diventare ministro, assessore, sindaco, medico, avvocato; se coltivi una certa predisposizione e sensibilità rispetto a certi temi, la lasci sedimentare nei primi 10 anni di vita nel bambino, qualcosa rimarrà.
È uno spargimento di semi, è chiaro che non nasceranno tutti alberi vigorosi: alcuni semi moriranno, alcuni  saranno  solo degli alberelli, ma altri diventeranno forti e robusti. In questo momento storico, purtroppo, noi stiamo spargendo davvero poco.
Città Invisibili ha anche organizzato e promosso un Flash Book Mob. Come mai?
È nostro desiderio mettere a frutto i risultati del progetto attraverso una grande giornata evento che coincidesse con una data per noi molto significativa, ovvero la Giornata mondiale del libro patrocinata dallUnesco prevista per il 23 aprile.
La lettura è unazione solitaria, invisibile. Abbiamo organizzato quindi questo Flash Book Mob...

L'intervista continua  qui

Nessun commento:

Posta un commento