La storia sincera di una giovane
donna e della sua trasformazione. Il racconto di una conversione e della
passione per il ballo. E se sei una donna giovane e bella e passi le notti
della tua giovinezza nei locali notturni di Milano, ballando sui cubi tra
alcol e sesso facile, e poi diventi una suora operaia dal vestito color cielo
della Santa casa di Nazareth, allora è vero che hai una grande storia da
raccontare. E questo è quanto fa Suor
Anna Nobili nel suo libro “Io ballo con Dio”, dove racconta,
senza filtri e molto diretta, la sua vita di trasgressioni prima di arrivare
alla conversione.
Con sorriso aperto e aria
risolta, Suor Anna si è raccontata a La Voce.
Da poco è uscito il suo libro “Io
ballo con Dio”. Me ne vuole parlare?
E’ stato scritto in 3 anni a
quattro mani con Carolina Mercurio, una cara amica che purtroppo non c’è più.
Nonostante in realtà i valori
della leucemia si fossero completamente abbassati, è morta l’anno scorso di un
tumore che non era riuscita a sostenere, mi raccontava che questa malattia le
aveva fatto scoprire l’essenziale. Spesso l’accompagnavo a fare la dialisi ed
era lei a dare gioia di vivere agli altri. Era davvero una donna meravigliosa…
Il coreografo Stefano Vagnoli ha
deciso di fare un musical sulla mia vita e gli serviva un canovaccio per
costruire i dialoghi, allora ho chiesto aiuto a Carolina.
Ho avuto una vita piuttosto
complicata, ma ho pensato che fosse arrivato il momento di condividerla anche
per aiutare gli altri.
Ho ballato per anni sul cubo,
avevo avventure di una sera intrise di alcool che però mi lasciavano sempre
infelice.
Un giorno, stanca della vita
stavo conducendo e non mi stava portando a nulla, se non all’autodistruzione
decido di andare ad Assisi, e lì Dio mi ha chiamato a sé: non ho potuto che
seguirlo.
In seguito ho preso i voti e da
cinque anni faccio parte della Congregazione delle Suore Operaie della Santa
Casa di Nazareth.
Ho quindi lasciato il mondo della vita di notte, ma...
L'intervista continua qui
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