giovedì 20 giugno 2013

Intervista alla band Herman Medrano and The Groovy Monkeys



Presente nella scena musicale veneta da quasi  vent'anni, Herman Medrano è conosciuto per le sue rime graffianti in dialetto padovan-veneziano. 
Con gli anni non ha mai cambiato il suo approccio, ma ha via via consolidato la sua materia e ispessito la voce, non solo per raccontare come siamo fatti, ma soprattutto per denunciare il marcio che caratterizza molti strati della società contemporanea. Forse è proprio la sua critica attuale e frizzante che lo rende unico e sempreverde; le sue provocazioni in rima, condite da un tagliente umorismo ed ironiche osservazioni, muovono la folla conquistando il pubblico dei cultori dell'hip-hop e non. 
Herman Medrano and The Groovy Monkeys nascono nel 2009 dall’incontro tra il cantante veneto e sette musicisti provenienti da contesti differenti, che danno vita a un mix di sonorità funky, rock e reggae. La band è composta da: Herman Medrano (voce), Diego Graziani (chitarra), Alessandro Lughi (Hammond, piano, synth), Leonardo Ardillica (tromba e cori), Yuri Argentino (sax),  DJ Tech (turntables), Enrico Millozzi (basso), Ugo Ruggiero (batteria). Dopo quasi due anni di tour, che ha toccato varie località del Veneto con oltre 60 concerti, gennaio 2012 vede la pubblicazione del loro primo album, Simie, un doppio cd live che riassume il live show della band.
NOSECONOSSEMO, edito da La Grande Onda e distribuito da Audioglobe, è il primo album di inediti della band veneta, in cui il gusto sagace di Herman Medrano si incontra e si arricchisce del sound fresco dei Groovy Monkeys, dando vita ad un mix di sonorità funky, rock e reggae.

Abbiamo intervistato Herman Medrano, la voce del gruppo.

Herman, di recente è uscito il vostro album NOSECONOSSEMO. Com’è nato questo lavoro?
E’ nato in un anno di duro lavoro e divertimento, tra sale prova e concerti, tra cene e registrazioni casalinghe, è un disco fatto con il cuore. Dopo tre anni di concerti abbiamo messo le basi per un lavoro organico e strutturato. NOSECONOSSEMO significa “non ci conosciamo”, è il momento di fare conoscenza.

Come vi è venuto in mente di scrivere testi rap in veneto?
Perché è la mia lingua, la parlo tutti i giorni da sempre. È la naturale evoluzione della mia passione per il rap, dove in testi articolati riesco a coniugare la nostra realtà con il linguaggio più adatto a descriverla. L’italiano manca dei termini coloriti della nostra lingua, non arriva altrettanto diretto.


Il vostro album tratta varie tematiche  sociali ma in particolare è un inno alla conoscenza. Come mai?...

L'intervista continua qui

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