lunedì 24 dicembre 2012

Intervista esclusiva a Ivana Spagna. "Il mio successo? Lo devo alla mia sincerità"





Ivana Spagna ne ha fatta di strada: ha iniziato a cantare in giovanissima età e non ha più smesso, collezionando un successo dopo l’altro e facendosi apprezzare da grandi e piccini. Legatissima alla famiglia d’origine, l’artista nonostante l’importante carriera nel mondo della musica è rimasta una donna umile, senza farsi stordire dal successo, e continua ad amare le cose semplici della vita. 

La Voce l’ha intervistata per voi. 

Il 20 dicembre sarà all’inaugurazione del Pass Club a Torino, locale che il giorno dopo ospiterà il concerto gratuito dei Free Voices Gospel Soloist a scopo benefico. Che performance ci aspetta? 
Sarà quella che faccio di solito in questo genere di locali, mi esibirò con le canzoni più significative perché il concerto con i musicisti si fa d’estate ma la tournée è finita da non tantissimo. Canterò canzoni cheritengo siano più emblematiche del mio repertorio: Il Re Leone, Gente come Noi, la Dance Call me. Quelle che la gente è più contenta di ascoltare.
Come fa Ivana Spagna a non passare mai di moda? Speriamo che continui così! Mi fa piacere, a volte vedo con bellissima sorpresa le reazioni della gente che mi segue. Anche i bambini mi apprezzano, perché canto il Re Leone. Io penso che quando fai il tuo lavoro con sincerità, è impossibile non avere un ritorno:la gente avverte tutto. Quando sono in tournée io mi vesto da angelo, da Mary Poppins, faccio di tutto per fare divertire le persone. Voglio regalare sorrisi soprattutto in questi tempi: ci stanno portando via tutto, anche il sorriso ci stanno rubando.
Il 17 dicembre è stata ospite al concerto di Valerio Scanu. Che consiglio sente di dare a lui e più in generale ai giovani che si avvicinano alla musica?Valerio ha bisogno di pochi consigli perché è un ragazzo davvero maturo per la sua età, è uno forte. L’unica cosa che mi sento di dire ai giovani è di non perdere mai il contatto con la realtà, di prendere le cose belle come grazia ricevuta e non come dovute. Godersi ciò che di bello arriva, incassare le critiche perché ci sono anche quelle e sapendolo bisogna imparare ad apprezzare delle cose belle al 100% .
È diventata un’icona gay. Come mai secondo lei? Per il suo trasformismo? 
Non saprei, ma ho molti amici gay. Mi trovo bene a parlare con loro perché sono molto più aperti. Su certi argomenti mi scontro con la reticenza della gente, allora questi li affronto con loro. Amo molto la loro spiccata sensibilità.
Che progetti ha per il 2013? 
Innanzitutto sto iniziando adesso il mio album nuovo, ma non so dire quando sarà pronto. 
Sarà in italiano, ormai decido la lingua sempre all’ultimo momento, vedo come stanno meglio le parole sulla musica. Nel frattempo ho molte altre cose da fare: il concerto del Vaticano per Santo Stefano, il concerto dell’Ultimo dell’Anno, “La Vita in diretta” il giorno dopo, poi “Unomattina”… Bollono molte cose in pentola! 

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