lunedì 24 dicembre 2012
'Irrealidades' - Mostra d'arte fotografica
Difficile al giorno d’oggi dire cosa sia per noi“irreale”, oggi che la scienza ha dato prova di cose e sbugiardato altre, oggi che la tecnologia in ogni secondo ci riporta alla realtà e alla sua dura lotta con la realtà altra e rarefatta della virtualità.
Juan Arena ha curato l’allestimento di una mostra fotografica che non risponde a queste domande se non con altri interrogativi, lasciandoci perplessi e stupefatti sulle porte aperte dagli sguardi di tre giovani, validi e già piuttosto noti, e premiati, fotografi spagnoli: Javier Arcenillas, Cristina de Middel e Marga Garrido.
“Irrealidades” si pone come un certo percorso fotografico-creativo che circumnaviga universi immaginari ma immaginati prima, dimensioni parallele e luoghi surreali: un lavoro che ambisce a raccontare non l’impossibile ma l’altro, sotto la comune spinta destrutturante e costruttrice di realtà altre fatte però di elementi ancora ben riconoscibili: gli avvistamenti degli UFO, gli spam nelle caselle di posta elettronica e i paesaggi fantastici fatti con caffè e zucchero. Il racconto di luoghi e mondi immaginari accanto a dimensioni parallele traccia il percorso ideale di“Irrealidades”.
Polyspam è il nome del lavoro partito dall’analisi dello spam, estrememente contemporaneo, di Cristina De Middel: un anno di attenzione alla casella e.mail, un’operazione senza in dubbio in grado di definire l’irrealtà della comunicazione commerciale di massa. Partendo da questi documenti costruisce, mediante raffinate scenografie ed un preciso lavoro d’illuminazione e attrezzeria, una realtà palpabile e fotografabile. Che è quella che percepirà lo spettatore. La finzione, quindi, si manifesta nella sua essenza più reale.
In You are the landscape, Marga Garrido gioca ad immaginare paesaggi perfetti, ideali. Le fotografie sono realizzate partendo da piccoli plastici di paesaggi che lei stessa costruisce utilizzando elementi comuni come la terra, lo zucchero e il caffè. La sua visione del paesaggio genera in noi stupore e curiosità. Sembrano luoghi reali poiché conducono a immagini iconiche di deserti, discariche o paesaggi polari. E come tali li riconosciamo ma, allo stesso tempo, hanno qualcosa di strano, qualcosa che non quadra. È un concetto ambizioso di rappresentazione e simulazione.
Javier Arcenillas ha invece lavorato sull’interrogativo elementare che ci si pone davanti all’apparenza (o apparizione) delle cose irrisolte (irrisolvibili?): “sarà vero?”. I suoi scatti Ovnipresencias, tutti incentrati suoi luoghi protagonisti di avvistamenti UFO, sono belli, strani ed inquietanti. La freddezza dell’etere, la costruzione apparente e i grandi interrogativi sono dunque le fondamenta di queste 15 fotografie già ben accolte in Francia, e destinate data la semplice bellezza e l’efficacia dell’opera di insieme, come accennavmo prima, a partorire altri quesiti, affascinanti.
L'arte diviene, così, mezzo concreto di conoscenza e risposta ai molteplici interrogativi, permettendoci di analizzare e interpretare, non solo esteticamente, diversi linguaggi simbolici. L'uomo, attraverso l'oggetto d'arte, soddisfa le sue esigenze ideologiche di conoscenza.
da giovedì 22 novembre 2012 a domenica 13 gennaio 2013
Instituto Cervantes di Roma – piazza Navona, 91
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