E' stata inaugurata pochi giorni fa, la mostraCruciale. 21 Croci + 1 del designer industrialeGiulio Iacchetti, realizzata con il patrociniodell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana - Soprintendenza Bbccaa di Enna, della Provincia Regionale, del Comune e dell’Ersu (Ente Regionale per il diritto alla Studio Universitario) di Enna e dell’ADI, Associazione per il Disegno Industriale (Delegazione Sicilia) e con il contributo del Sicilia Outlet Village.
Sarà visitabile dal 2 giugno al 7 luglio sotto le volte medievali del maestoso Castello di Lombardia, la più antica e grande fortezza siciliana, con oltre duemila anni di storia.
L’esposizione, con ingresso gratuito, è inserita nell’ambito delle celebrazioni organizzate a Enna per il 600° anniversario della patrona, la Madonna della Visitazione il cui simulacro, dice la leggenda, nel 1412 da Venezia venne portato a Enna.
Giulio Iacchetti, nato nel 1966, si occupa di industrial design dal 1992. All’attività di progettista alterna l’insegnamento presso numerose università e scuole di design, in Italia e all’estero.
Con la cura di Beppe Finessi, in mostra sono le 21 croci che il celebre designer – premiato col Compasso d’Oro nel 2001 e con opera esposta al MoMA di New York (il moscardino, posata multiuso e biodegradabile) – ha realizzato partendo dalla considerazione che il design contemporaneo non riguarda più solo la sfera materiale della nostra esistenza: oggetti che rispondano a criteri di estetica, praticità ed ergonomia per assolvere a compiti quotidiani. Ma rispondono anche a funzioni legate alla sfera emotiva, sentimentale e spirituale.
Progettate, ritrovate, disvelate le ventuno croci di Iacchetti attraversano e ridisegnanomateriali e funzioni: dall’argento al ferro battuto, dal vetro soffiato alla fibra di carbonio, dalla terracotta alla carta, dalla pista elettrica per macchinine fino a un materasso trapuntato, anche questo a croce, dove abbandonarsi sfiniti al sonno, a braccia aperte come i neonati, dopo le fatiche del giorno. Opere che Iacchetti ottiene per addizione o sottrazione di elementi. Oppure sperimentando, grazie alla tecnologia (alcuni sono appunto prototipi), alternative costruttive con i materiali prescelti.
Il segno della croce, simbolo primordiale comune a culture lontane nello spazio e nel tempo. Nord, sud, est, ovest; la rosa dei venti; il segno matematico dell’addizione o quello sul pane per farlo lievitare; i pilastri e le travi delle costruzioni, gli alberi e i loro rami, il corpo umano con le braccia aperte, la crocifissione di Gesù di Nazareth. La croce è archetipo, icona carica di significati che, per la sua estrema semplicità – la linea orizzontale che incontra quella verticale – ha ispirato da sempre l’ingegno di artisti e architetti.
Anche alla città di Enna, come già fatto per Milano e Roma, Giulio Iacchetti dedicherà una sua creazione originale. Si tratta della croce a forma di valigia: rigida, di cartone, con gli angoli rinforzati come quelle usate dagli emigrati che nei primi anni del Novecento abbandonarono l’Italia, la Sicilia per raggiungere il Nuovo Mondo, le Americhe.
“L’ho voluta dedicare al viaggio, questa croce per Enna – spiega Iacchetti - per molte ragioni: la tappa nel sud Italia di questa mostra itinerante, l’omaggio alla memoria delle generazioni di siciliani, alla loro croce di emigrati, lontani per sempre dalla loro terra, e infine per la celebrazione della Madonna della Visitazione patrona di Enna che, incinta, si mise in viaggio per raggiungere la cugina Elisabetta”.
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