Mantova - Galleria Arianna Sartori a Mantova da oggi ospita la mostra Tocchi di Luce dell’artista Emanuele Biagioni. Se ha fatto del paesaggio il suo oggetto prediletto, sicuramente la protagonista è la luce che irradia le sue tele con sentito fervore lirico.
Le lagune veneziane, Lucca, Roma, Parigi, Valencia sono città dipinte mille volte ma questo giovane artista dà un tocco in più di colore, a spatola o pennello, che “cattura” i raggi di luce, solare o lunare che sia avvolgendo il paesaggio in un’atmosfera intimistica, quasi romantica.
Questo modo di trattare la luce ricorda Monet, o forse ancora di più Turner, il pittore inglese per il quale la luce rappresentava niente di meno che lo spirito divino. Proprio dall’amore per la tecnica impressionista che scaturiscono quegli effetti di luce vibranti che corrono sulla superficie del colore spesso condotto “a spatola” in materiche nuances cromatiche e accendono di atmosfere seducenti cieli, colline, città, spiagge, acque.
L’artista è nato a Barga, nella Garfagnana, terra che lo seduce e diventa la sua prima fonte di ispirazione. Diplomatosi in Pittura all'Accademia di Belle Arti di Firenze nella Scuola del Prof. Roberto Giovannelli, ha frequentato il corso di incisione a colori di S.N. Kraczyna 1° livello a Barga (LU) e 2° livello a Olomouc (Repubblica Ceca).
Poche linee di riferimento realistico, ma infiniti tratti di luce e colore, nella ricerca continua, volta ad immortalare anche solo un attimo del nostro sentire più invisibile: l’emozione dell’anima, dandoci un “puzzle compositivo” , in cui il luogo è stimolo e pretesto insieme per manifestare l’emozione dell’artista davanti alla bellezza della Natura ed alla grandezza di alcune meraviglie create dall’uomo.
Emanuele fissa le sue impressioni sulla tela dando vita a una sorta di diario di viaggio attraverso i luoghi visitati. Mancano le figure umane oppure sono segni indistinti che minuscoli popolano immensi scorci che hanno lasciato un segno nell’occhio attento dell’artista.
Non nasconde il sentimento per un mondo che è filtrato dall’anima dell’osservatore, confermando la tesi che l’immagine del reale è un dato soggettivo ed impressivo, determinato da contesti di spazio e di luce, di storia e di spirito.
Questo giovane artista romantico vuole trasmettere l’anima più profonda dell’Universo, in una incessante ricerca della Bellezza non fine a se stessa, ma profonda e carica di vita e, quindi, di Luce. E ci riesce, senza fatica.
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